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Sono arrivati i Kit di The Sims 4!

Marmalade Girl

«13
annalaura55annalaura55 Post: 334
modificato febbraio 2017 in The Sims 4 - Area Creativa
Piccola introduzione
Ciao Simmers! Ho pensato di inaugurare una nuova serie di racconti (la prima per me!) che narrano la storia di Susanna Smith, una ragazzina che frequenta la seconda superiore molto impacciata e non particolarmente brillante.. perché la racconto allora? Perché la sua vita sta per essere stravolta da una serie di sfortunati eventi (cit.) che le porteranno non pochi problemi... Chissà come se la caverà! Lascerò che sia lei a raccontare quindi.. buon divertimento!

Grazie per l'introduzione! Io sono Susanna Smith e frequento la seconda liceo. Sostanzialmente non c'è molto da dire su di me sono una ragazza molto ordinaria, con degli amici ordinari che veste in modo ordinario..
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Quella stralunata vicino a me è mia madre, Daniela Smith. Nonostante le apparenze mia madre è una donna estremamente brillante, è una stimata scrittrice e nel corso degli anni ha vinto anche alcuni premi letterari. Ha questa particolarità di vestirsi in modo stravagante ed ha una insana propensione ad indossare cappelli ridicoli... ma a parte questo è una mamma fantastica, fidatevi!

Frequento una vita piuttosto ordinaria , ogni mattina prendo il pulmino e vado a scuola. La mia è una scuola privata, una di quelle che impongono una miriade di regole, tra cui quella di indossare la stupida uniforme scolastica.
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La scuola non è male ho molti amici ed è piena di attività stimolanti. Le mie giornate però si sono illuminate da quando ho incontrato il ragazzo dei miei sogni: si chiama Nicholas Black e frequenta il quarto anno. E' il ragazzo più intelligente della scuola tanto che gli hanno proposto di diplomarsi in anticipo ma ho sentito che ha rifiutato chissà per quale motivo. Comunque è di una bellezza mozzafiato ed è così maturo rispetto agli altri ragazzi della nostra scuola. Ma il suo vero fascino deriva dai suoi occhi: freddi come il ghiaccio che per qualche strano motivo riescono a farmi sentire un fuoco dentro ogni volta che mi capita di incrociarli. Nonostante abbia tanti ragazzi e ragazze che gli girano intorno, Black mi sembra un ragazzo molto riservato e questo suo lato mi attrae ancora di più.
Oggi però è un giorno importante!; è il giorno in cui mi dichiarerò a lui e finalmente ci metteremo insieme, che emozione! Eh? Ma no non sono nervosa, andrà sicuramente tutto bene. In fondo ci siamo già scambiati la parola qualche tempo fa.. gli era caduta una penna ed io pronta glie l'ho raccolta! In effetti lui più che parlare in quell'occasione fece un piccolo rantolo di gratitudine.. guardandomi fissa negli occhi! Vale sicuramente come primo scambio di parole.. Comunque da quell'evento ho cercato di pedinarlo per capire quali sono i suoi interessi e non è stato facile dato che non partecipa a molte attività scolastiche pomeridiane. L'unica attività scolastica che abbiamo in comune è educazione fisica e, sebbene io non ami molto l'attività motoria, sono rimasta anche per le lezioni supplementari con la speranza che anche lui partecipasse! Però l'ho beccato poche volte e gli esercizi erano una tale noia....
- Amica: Susi che hai? Ti sei imbambolata?

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- Susanna: Eh? Ah scusa, stavo ricordando la prima volta che Nicholas mi ha rivolto la parola
- A: Ah vuoi dire quella volta che gli sei caduta proprio sotto i suoi piedi?
- S: Ma che dici non è vero!
- A: Ahaha negare no servirà a cancellare l'episodio.

Accidenti.. in effetti mi ero dimenticata di quel dettaglio.. Vabbè sicuramente lui non se lo ricorderà nemmeno! Comunque il mio piano è semplice, gli lascio nell'armadietto dei cioccolatini con un bigliettino dove rivelo i miei sentimenti per lui e gli chiedo un incontro davanti ai campetti da basket dopo l'ora di pranzo..

[Poco dopo l'ora di pranzo]
- Susanna: Ciao! P..permetti una parola?
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- Nicholas: Eh? non ho idea di chi tu sia
- S: C..come non sai chi sono! Ci vediamo ogni mercoledì all'ora di educazione fisica! E po' ti ho scritto un biglietto con scritto di venire qui...
- N: Ah si? Io vengo quì ogni volta dopo pranzo [cosa che Susanna sa benissimo]

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- S: Senti.. volevo.. volevo dirti una cosa...
- N: ....
- S: Ecco.. vedi... tu.. mi p...iaci e allora.... vuoiuscireconme?
- N: che?
- S: Mi piaci!
- N: C'è altro?
- S: Coo..cosa?! Ti ho appena confessato i miei sentimenti come puoi essere così freddo!
- N: Non so proprio cosa ti aspetti che ti dica
- S: Bbè veramente io speravo che..
- Amico: Ehi Nick muoviti che inizia la partita
_ N: Arrivo *lancia il pallone*
- S: Aspetta te ne vai via così senza finire il discorso?!
- N: Quello che mi dovevi dire me lo hai detto no?

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- S: sssi ma..
- N: allora non abbiamo altro di cui discutere. Grazie per i dolcetti, ciao.

G..grazie per i dolcetti, ciao?! CIAO?!?!?!? Ma come può una persona essere così fredda e sgarbata davanti a una ragazza che gli sta aprendo il proprio cuore?!! Sono.. sono.. non so come mi sento.. sono.. *DRIIIINNN*
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Eh?? E' il telefono... è mammina! Chissà che vorrà..
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EH? Vuole vedermi immediatamente...

[pochi minuti più tardi]
- Mamma: ciao figlia!
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- S: Mamma che c'è tutto bene?
- Mamma: Ciao Sissi, tutto apposto, tutto apposto, come è andata a scuola?
- S: Lasciamo stare che è meglio..
- Mamma: Povera piccola è andata male? Ne parliamo a casa davanti a una bella bevanda calda... OH! Ecco cosa dovevo dirti! La casa non c'è più.
- S: CHEE?!!
- Mamma: Puuff andata.
- S: CHE VORREBBE DIRE?!
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- M: Che è andata, bruciata, pufff!! Ma non ti preoccupare la mamma ha trovato una sistemazione per questa notte, staremo a casa di un collega della mamma che gentilmente appena sentito dell'incendio ci ha ospitate da lui.
- S: Ma...ma non ci posso credere!
- M: Credici! La casa è proprio li alle tue spalle! andiamo ho già portato la tua roba.. cioè niente perché era tutto carbonizzato
- S: Spiritosa...

Così senza nemmeno il minimo preavviso ci siamo ritrovate senza più nulla a vivere in una casa di estranei.. potrebbe andare peggio di così?
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Non ci resta che bussare alla porta...

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- Signore: Buona sera! Oh tu devi essere Susanna la figlia di Daniela, è un vero piacere conoscerti. Mi dispiace molto per quello che è successo alla vostra casa, sappiate che potete restare quì tutto il tempo che volete. Comunque piacere il mio nome è Robert, Robert Black e questo è mio figlio minore Simon.
- Simon: Ciao
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- Robert: La casa non è molto grande però centreremo non vi preoccupate. Susanna puoi prendere la cameretta di Simon.
- Simon: CHE?!
- Susanna: Ma no.. io non voglio creare disturb..
- Robert: Sciocchezze! Lui dormirà insieme al fratello non ti preoccupare
- Susanna: Ah, ha anche un altro figlio? (Aspetta.. come ha detto che fa di cognome?..)
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- Robert: si ho un figlio maggiore che dovrebbe avere all'incirca la tua età.. oh eccolo che arriva! Vieni Nicholas a fare le presentazioni!

(Nic.. no non è possibile.. non può essere... AHHH!!)
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- N: bene, bene, la ragazza dei cioccolatini giusto?

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Credo che ne vedremo delle belle!

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Continua..

Commenti

  • Opzioni
    Gli sproloqui di annalaura55
    Prima di iniziare occorre prima dare qualche spiegazione. Le parti di testo scritte nelle parentesi tonde (così) rappresentano i pensieri di Susanna Smith, la protagonista, durante un discorso diretto; le parti scritte nelle parentesi quadre e in corsivo [così] rappresentano o l'introduzione ad una scena, oppure delle mie intromissioni al racconto (eheh certe volte non resisto). Inoltre mi scuso già in anticipo se troverete errori, soprattutto grammaticali, ho fatto del mio meglio con il poco tempo che ho a disposizione ( tanto per precisare, in genere gli errori sono dovuti al fatto che scrivo troppo velocemente e non ho poi il tempo di rileggerlo visto che in genere ho tempo libero solo la sera); purtroppo il forum non mi aiuta, infatti se modifico troppo i post c'è il rischio che mi si cancellino in automatico (così senza motivo) ed io perdo tutto. Detto questo, buona lettura! E lasciate un commento se vi va ;)


    Episodio 1: Convivenze difficili.

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    E’ incredibile come la propria vita possa cambiare nell’arco di così poco tempo. Nel giro di un giorno e mezzo mi sono ritrovata senza più niente a vivere in una casa di estranei.
    Non so esattamente definire i miei sentimenti in questo momento.. sono triste e mi sento molto disorientata credo.. Un cambiamento del genere è davvero difficile da comprendere, figuriamoci da accettare. Mi mancherà molto la nostra vecchia casa, in fondo era il posto in cui sono cresciuta e dove ho collezionato tutti i miei ricordi di infanzia.. forse non è il caso che mi soffermi troppo su queste cose, Mammina mi ha detto che devo essere forte in situazioni come queste e non lasciami scoraggiare dalle avversità. Ha pienamente ragione, devo pensare positivo e non scoraggiarmi troppo.
    In ogni caso Mammina è stata sospettosamente vaga riguardo l’incendio che ha devastato la nostra casa… quando glie l’ho chiesto la sua risposta è stata:
    - “Ormai che importanza ha? Piuttosto dobbiamo concentrarci sulle opportunità che ci offre il presente!”
    Lei è sempre così ottimista! Pensandoci bene chissà quali sono i suoi veri sentimenti in questo momento… forse anche lei starà soffrendo come me… Se è così lo nasconde davvero bene… E’ per questo motivo che devo farmi forza e farle vedere che nonostante tutto affronterò queste nuove sfide con coraggio! O almeno devo sforzarmi a farmi vedere tale…

    *DRIIIIIIIIIIN*
    Sono già le 7:20! Meglio che scenda a fare colazione… Oh no! Se scendo.. dovrò vederlo!
    [ora di colazione]
    - S: (Igh! È lui, ed indossa ancora il pigiama… ) “B..buongiorno..”
    - Nicholas: “’Giorno… Simon! Muoviti la colazione è pronta”
    - S: “Oh! Chi ha preparato la colazione? Sembra molto buona!”
    - N: “Me l’ha chiesto lo zio prima di andare a lavoro, come benvenuto per voi immagino, ma non ti ci abituare. Finalmente Simon! Sbrigati che mi devo ancora cambiare”
    - Simon: *grughito*
    - S: “Eh? Con voi abita anche uno zio?
    - N: “Hai la memoria corta? Vi siete conosciuti ieri sera.”
    - Susanna: “Ah si? Mhhh…”
    - Simon: “Mi sa che questa è un po’scema”
    - Susanna: “Ehi, chi hai chiamato scema piccolo...!” (Calmati è solo un bambino…)
    Strano però, non mi sembra ieri di aver sentito parlare di uno zio, tantomeno di averlo incontrato.. Pensandoci bene, l’unica persona che ho conosciuto ieri oltre loro è…
    - Susanna: “Ehi ma non è che vi riferite al signor Robert vero? Da come parlava avevo pensato fosse vostro padre!”
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    - N: “No, in realtà è nostro zio ma davanti agli altri tende a definirci come “suoi figli”
    - Susanna: “Ah ecco.. “
    [*silenzio*]
    Se il signor Robert è loro zio allora… forse è inopportuno chiederlo ma…
    - Susanna: “I vostri genitori dove sono?” (davvero non ho resistito!) [Mi sa che avresti dovuto]
    - Simon:
    - N: “In questa casa non si parla dei nostri genitori” [risposta secca!]
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    Accidenti! Nemmeno un giorno che sono qui e già ho fatto una figuraccia… !

  • Opzioni
    Certo che Nicholas è stato così evasivo quando gli ho chiesto dei suoi genitori… deve essere successo qualcosa di davvero brutto se non vogliono nemmeno sentirli nominare… Lo sguardo che aveva quando ne ha accennato era così freddo e… paralizzante. Non riesco ad essere a mio agio quando mi guarda in quel modo; questo potrebbe essere un problema dato che saremo costretti a incrociarci spesso d’ora in poi…
    Accidenti che situazione, ci voleva anche questo oltre alla casa bruciata! No, non devo buttarmi giù, l’ho promesso a mammina..
    Oh, è tardi! Devo andarmi a cambiare!

    [Davanti casa]
    - Susanna: “Ehi Nicholas! Aspetta!
    - N: ” Mh?….”
    - S: “Che ne dici, andiamo a scuola insieme? Casa vostra è più vicina a scuola della mia vecchia casa, non occorre più che prenda il pulmino, che sollievo!”
    - N: “…”
    Mi sta ignorando…? Forse è il caso che dica qualcosa..
    - S: “S..senti scusa per prima non avrei dovuto essere così invadente. Dato che saremo costretti a vivere sotto lo stesso tetto ancora per un po’… che ne dici di dimenticare tutto e ricominciare da capo?”
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    - N: “Quando dici di dimenticare… ti riferisci al fatto che hai una cotta per me?”
    - S: (UAAH! Beccata!!) “CHE?! Igh..”
    - N: “Tranquilla, tenderò ad ignorarlo ma solo a patto che tu faccia altrettanto.”
    - S: “Eh? Cosa intendi dire?”
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    - N: “Voglio dire che a scuola non devi rivolgermi la parola, capito? Non voglio che nessuno sappia che viviamo insieme.”
    - S: (?!?!!!) “Ti da davvero così fastidio questa situazione?!”
    - N: “A scuola la gente non smette di sparlare. Non che mi importi molto di queste cose ma sarebbe una gran scocciatura dover stare a spiegare ogni volta la situazione.”
    - S: “In effetti hai ragione ma..”
    - N: “Ok allora, ciao.”

    Se ne è andato…! Non ci posso credere…!
  • Opzioni
    [Davanti scuola]

    “Casa di Susanna Smith, 2°C, distrutta da un incendio, ora vivrà sotto un ponte?”

    CHE COSA ?! Ci sono volantini attaccati per tutta la scuola?! Come fanno a sapere già dell’incendio?!
    Amico: “Smith è vera questa storia dell’incendio? Mi dispiace tanto!”
    S: “Ehm, grazie..”
    Ma chi è che non si fa gli affari suoi a scuola?! Perché poi attaccare dei volantini!

    [A scuola, ora di pranzo]
    - Amica: “Susi, dove abitate ora che non avete più una casa?”
    - Susanna: “ Siamo.. da un collega di mamma”
    - Amica: “Accidenti deve essere stato davvero uno shock per voi, mi dispiace..”
    - S: “Eh gia, dobbiamo ancora abituarci alla cosa…”
    - Amica: “Si sa chi è stato ad attaccar quei volantini?”
    - S: “No.. e non è la prima volta che succede. Sono mesi che circolano misteriosamente e la cosa più strana è che le informazioni che contengono sono estremamente dettagliate e vere.. Questa però è la prima volta che mi prendono di mira!” Chissà chi sarà…
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    Io, Angela, Noemi e Katia siamo amiche fin dal primo anno. Una volta il prof di storia ci ha messe in gruppo per una ricerca e da quel giorno non ci siamo più separate. A scuola loro sono la mia roccia, senza non saprei come fare!

    Angela è la più grande di noi, è un ragazza molo riflessiva e ama leggere.
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    Noemi è quella sportiva, sa sempre dare la carica giusta per affrontare ogni tipo di situazione.
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    Katia è un tipo allegro e estremamente spontaneo, ci fa sempre ridere come matte!
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    Il nostro rendimento a scuola è quasi uguale (quindi scarso), tranne Angela che tendenzialmente va meglio di noi in molte materie… tranne matematica (ma a chi è che piace la matematica?); per questo motivo ci troviamo molto bene insieme. La nostra scuola è molto competitiva in fatto di rendimento e per tutto l’anno è tenuto un tabellone all’entrata con scritti i migliori studenti dell’anno scolastico in corso. (Inutile dire che i nostri nomi non sono mai comparsi sul quel tabellone. Al contrario, il nome di Nicholas Black è sempre stato nelle prime posizioni… deve essere un ragazzo molto intelligente nonostante non riesca a far trasparire nulla di lui dal suo comportamento. E’ sempre così riservato e freddo.. l’ho osservato spesso a scuola anche prima degli ultimi eventi ed ho notato un atteggiamento distante anche con i suoi compagni di classe. Strano, molto strano.

    Che fame! Meglio prendere il pranzo prima che suoni la campanella… EH? Oh no, credo di averlo scambiato per sbaglio! E adesso?
    - N: “Ehi!”
    - Susanna: “AH!”
    - N: “Vieni un secondo con me”

    [Fuori, dietro l’angolo del cortile]
    - S: “Hai tu il mio pranzo vero?”
    - N: “Non ti avevo detto di non crearmi problemi? Questo è il genere di scocciatura che volevo evitare!”
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    - S: “Ehi ….”
    - N: “PFF..” *prende il pranzo*
    Se ne è andato… di nuovo!

    [Di nuovo a mensa]
    - Katia: “Bè?! Che cosa voleva da te?”
    - Noemi: “Dicci esattamente cosa ti ha detto, non tralasciare niente!”
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    - S: “Ragazze calmatevi...ehmm “ (E adesso cosa mi invento?) “ Mi ha.. solo chiesto un’informazione sul quando si terrà il club di atletica..”
    - Angela: “Non sapevo vi rivolgeste la parola! Da quando vi parlate?”
    - S: “S..suppongo che da quando gli ho parlato ai campetti si sia ricordato di me e ora che mi ha visto ha pensato di chiedere a me l’informazione.. [è pessima nel dire bugie]
    - Noemi: “Ma se doveva chiederti una cosa del genere perché…”
    - S: “Sentite non lo so, non so nulla!”
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    - Angela: “Susi non è che ci nascondi qualcosa vero? Lo sai che a noi puoi dire tutto..”
    - S: “Io.. ehm.. devo andare al bagno, scusate un attimo!”

    Accidenti che situazione! Detesto mentire alle mie amiche così! E’ tutta colpa sua… ma perché poi gli do retta; perché non posso dirlo almeno alle mie amiche? Sono sicura che saprebbero tenere il segreto, posso fidarmi di loro… e poi sarebbe più facile gestire la situazione se posso almeno sfogarmi con loro su quello che mi succede. Ho deciso, glie lo dico! Infondo se loro fanno finta di nulla Black no saprà mai che ho aperto bocca…

    [poco dopo, nei corridoi]

    - Noemi: “CHE COSA?!?!?!?”
    - S: “Shhhh zitta, si stanno girando tutti!”
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    - Angela: “Così vivete insieme? Che situazione!”
    - Katia: “Che fortuna che hai! Adesso hai un enorme vantaggio lo sai?”
    - Angela: “Che intendi dire Kat?”
    - Katia: “Ma dai pensateci, ha una scusa perfetta per avvicinarsi a lui adesso!”
    - Noemi: “Dimentichi la parte in cui l'ha brutalmente respinta Kat..”
    - S: “Grazie tante…”
    - Angela: “Però non ha tutti i torti, insomma.. potrai avvicinarti a lui e avere una seconda possibilità! In fondo voi non vi conoscete affatto, magari vivere sotto lo stesso tetto lo farà innamorare di te!” [Angela sogna ad occhi aperti]
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    - S: “Ma che dite, ehehhe….” (però non sarebbe male…)
  • Opzioni
    Quel pomeriggio sono tornata a casa con un sacco di pensieri in testa. Chissà.. forse vivere sotto lo stesso tetto dei Black potrebbe avere i suoi vantaggi…
    Durante questi pochi giorni di convivenza forzata mi sono accorta che Black è un tipo abbastanza abitudinario, la mattina presto esce e va a scuola e a fine lezione va ai campetti da Basket ad allenarsi e infine torna a casa. Rimane chiuso in stanza tutto il tempo, chissà forse a studiare, e poi esce per l’ora di cena. Questo succede quando non ha i corsi pomeridiani, solo che non ho mai scoperto le materie che segue…
    Ehi ma quella non è il suo zaino? … Mhh opss, mi è scivolata la mano! Eh? Un agenda! Come ha fatto a finire tra le mie mani?... bè visto che ci sono…
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    Eh? C’è scritto: ore 16.00 appuntamento AMO .. che cos’è ? Forse è un acronimo.. vediamo su internet…E’ un associazione che si occupa di volontariato ai malati! Ecco dove va ogni giovedì pomeriggio… Nicholas Black non ti facevo così altruista!
    Che cosa dolce…

    [Il giorno dopo, a scuola]
    Oggi la giornata è iniziata strana. Prima di venire a scuola un sacco di gente sconosciuta mi ha rivolto la parola..
    - Sconosciuto: “Ehi! Tu sei Susanna Smith, quella della 2C vero? Congratulazioni!”
    - Katia: “EH? Ma che vogliono, tu lo sai?”
    - Susanna: “Davvero non saprei.. ma ho una strana sensazione…”
    - Katia: “E così hai letto la sua agenda eh? Che impicciona, così mi piaci!”
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    - Susanna: “Non ho saputo resistere! Però mi sento terribilmente in colpa adesso…
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    - Katia: “Giovedì è oggi, magari potresti seguirlo mentre va in ospedale….”
    - Susanna: “Non mi incitare ti prego, già mi sento abbastanza patetica così. Oh, ecco le altre che arrivano. ”
    - Noemi: “Ehi ragazze che hanno tutte oggi?”
    - Angela: “Credo che sia per i volantini che hanno attaccato in giro per la scuola…”
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    - Susanna: “ANCORA QUEI VOLANTINI?!”
    - Angela: “Io te lo faccio vedere, ma tu promettimi di non dare di matto…”
    - Susanna: “DAMMELO” [ha gli occhi iniettati di sangue]

    “Annuncio importante: Nicholas Black della 4°A e Susanna Smith della 2°C vivono insieme!”

    - Susanna: “ Ma.. ma.. come è possibile? Chi di voi ha spifferato?
    - In coro: “Non abbiamo detto nulla, lo giuriamo!”
    - Susanna: “Non è possibile che qualcuno sia venuto a scoprilo, sono stata così attenta..”
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    -N: “SMITH! UNA PAROLA.”

    WUAHHHHH! E’ Black e sembra infuriato!
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    - N: “Nemmeno un giorno e lo sa tutta la scuola, non ti avevo detto di chiudere quella bocca?!”
    - Susanna: “Non.. non sono stata io lo giuro! Sono stata attenta a non far trapelare la notizia…”
    - N: “A chi lo hai detto?!”
    - Susanna: “Io.. ehm.. non potevo tenere all’oscuro le mie amiche.. voglio dire loro..”
    - N: “Lo sapevo! Lo sapevo che mi avresti creato problemi!”
    - Susanna: “Però è strano, se le mie amiche non hanno parlato, e tu nemmeno.. come sarà trapelata la notizia?”
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    - N: “Che le tue amiche non abbiano parlato lo pensi te..”
    - Susanna: “Senti, io mi fido di loro!”
    - N: “Io non mi fido di te visto che hai spifferato tutto in tempo zero, e pertanto no mi fido nemmeno di loro.
    - S: ”Magari ci hanno sentite mentre ne parlavamo.. io.. mi disp..”
    - N: “E’ inutile stare qui a discutere ormai il danno è fatto, vedi di non starmi troppo tra i piedi e sappi che la regola di non rivolgermi la parola vale ancora!”
    - Susanna: “Guarda che sei tu che mi hai rivolto la parola questa volta!”…. EH? E’ sparito di nuovo..
  • Opzioni
    [Girato l’angolo]
    Che rabbia!! Ah eccolo li! In fondo forse è un po’ colpa mia se ci ritroviamo in questa situazione imbarazzante…
    - S: “Senti, mi dispiace per questa situazione, anche per me è difficile quindi non te la devi prendere così!
    - N: “Ancora…?!”
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    - S: “Ehi! Sto solo cercando di scusarmi! Per qualcosa per la quale tra l’altro non ho neppure nessuna colpa..” [tanto per chiarire, la gente vestita strana che vedete sta tornando da educazione fisica]
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    - N: “Ti rendi conto di quanto sei seccante a volte? E soprattutto inopportuna! Ti ho detto di lasciarmi stare”
    - S: “E va bene! Ne riparliamo più tardi, quando tornerai dall’ospe..”
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    (Oh cacchio, mi è uscito senza volerlo!!! Non ha sentito… non ha sentito….)

    - N: “Che cosa hai detto?” [ha sentito]
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    - Amico: “Ehi Nick, dov’è che vai tutti i giovedì pomeriggio, è da un po’ che me lo chiedo..”
    - S: (devo scappare subito) “Io.. ehm.., ci vediamo a casa…”
    - N: “Ferma lì” [Ha afferrato Susanna per un braccio] “Come fai a sapere questa cosa? Hai messo il naso nel mio zaino, di la verità!”
    - S: “La.. lasciami stare!”
    [nel frattempo si sta creando una piccola folla intorno a loro]
    - Ragazzo: “Ehi Black, sono vere le voci che girano su te e la Smith?”
    - N: “Mh?”
    - Ragazza: “Non starete mica insieme vero? Come può stare con una ragazzina di seconda? ”
    [Nicholas sta per esplodere]
    - N: “…..semplicemente l’altro giorno si è dichiarata con dei cioccolatini e da allora me la sono ritrovata sempre tra i piedi!”
    - Susanna: “Ma…ma! Avevi detto che non ne avresti parlato..!” [si è liberata dalla presa]
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    - N: [si avvicina e la afferra di nuovo per il braccio] “ Potrei dire lo stesso di te, ragazzina! Sei patetica! Pensi che uno come me potrebbe stare con una bambina senza cervello come te? ”
    - Susanna: “LASCIAMI!”
    [Dopo essersi riuscita a liberare Susanna è scappata furiosamente, in lacrime…]

    Come ha potuto essere così cattivo! Come?! Io.. io… so che non avrei dovuto guardare la sua agenda… ma … quello che ha fatto…quello che ha detto.. è stato crudele..CRUDELE!
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    Quel pomeriggio l’ho passato in lacrime a camminare in giro per il parco senza avere il coraggio di mettere piede in casa… prima o poi però sarei dovuta rientrare..
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    [Di rientro a casa]

    Me ne andrò dritta in camera mia senza vedere nessuno… Il tempo di cambiarmi e prendere uno spuntino dal frigo…
    Mhhh?! C’è qualcuno.. spero non sia lui… Ah è solo Simon..
    - Simon: *fissa con occhi sospettosi*
    - S: “T..tutto bene? Ti serve una mano con i compiti?”
    - Simon: “Una mano? In effetti…” *sguardo semi diabolico*
    - S: (questo bambino è molto sospetto...) “Vai, dimmi pure”
    - Simon: “Cos è una TARA?”
    - S: “EH? Mhh… si usa per calcolare il peso?”
    - Simon: “Come si convertono 25 grammi in kilogrammi?”
    -S: “Grammi.. in Kilogrammi… devo moltiplicare.. 2500 kilo.. no aspetta sembra troppo…”
    - Simon: “ Mi sai risolvere questa frazione?”
    -S: “Vediamo.. eh… questi esercizi si fanno davvero già alle elementari?”
    - Simon: “La Tara è il peso di un contenitore vuoto, 25 grammi sono 0,025 kg e la frazione viene 8. Allora sei davvero scema, non è un impressione!”
    - S: “CHE?! PICCOLO…”
    - Mamma: “ Oooh che carini, neanche un giorno e già andate d’amore e d’accordo!”
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    GRRRRRRR!!!!…… il fratello piccolo è pure peggio di quello grande! Ma in che famiglia sono capitata!?!
    Fine episodio
  • Opzioni
    Episodio 2: Cercasi insegnante

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    “Pensi che uno come me potrebbe stare con una bambina senza cervello come te”, quelle parole mi rimbombano ancora in testa…
    E’ passata ormai una settimana da quando io e mia madre siamo andate a vivere in casa Black. Forse la sventura più grande che ci potesse capitare, ancora di più dell’incendio che ha distrutto la nostra vecchia abitazione. Sono venuta a scoprire presto che Nicholas e Simon non sono figli del signor Robert Black ma suoi nipoti, sebbene io non sappia ancora il grado di parentela che li lega… ho imparato a mie spese che l’argomento “genitori” è un tabù in casa Black.
    Quei dure ragazzi hanno un comportamento unico nel loro genere: sono sempre scontrosi e… oserei dire MALIGNI. Sembra quasi che godano nel ferire le persone e non sono per niente in grado di relazionarsi con gli altri in maniera “normale”.

    Nicholas Black, il ragazzo che riesce in qualunque cosa, misterioso e sempre riservato, con uno sguardo irresistibilmente magnetico: è questa l’immagine che si ha di lui a scuola. Il fatto di essere finita a vivere con lui mi ha permesso di osservarlo più da vicino e di capire la sua vera natura: un uomo di ghiaccio, completamente insensibile e con un indole quasi maligna. E’ così freddo e indifferente ad ogni mio tentativo di relazionarmi con lui; come se non gli importasse, o forse.. non ci riuscisse…

    [lunedì mattina, ora di andare a scuola]

    Ormai sono giorni che mi alzo tardi per non dover incrociare i Black a colazione.. non ho ancora il coraggio di rivedere il suo viso… (In più oggi il prof di storia interroga alla prima ora e non so niente!) [Ahh ecco!]
    Finalmente , per la prima volta, ho a disposizione tutta la casa per me e così ne ho approfittato per curiosare un po’ in giro.
    Nel corridoio del primo piano c’è una piccola libreria che contiene libri di vario genere: fotografia, storia, cultura, religione …MH? E questo cos’è?
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    C’è un album fotografico nascosto in fondo agli scaffali a prendere polvere: contiene parecchie foto di paesaggi molto belli che non riconosco. Un momento.. dentro c’è una bustina che contiene altre foto. Questa volta ritrae delle persone.. una bambina, molto carina con un vestitino di pizzo, chissà chi è.. Spero proprio che i Black non abbiano anche una sorella, non sarei in grado di sopportare un altro membro di quella famiglia. Sul retro della foto c’è scritta una data… sembra risalire a diciassette anni fa.. c’è anche scritto un nome: “Carnevale del piccolo Nick”..

    COOOOOSA??!! Un piccolo Black vestito da bambina, non ci posso credere! Ahahahahah! [Le sono venute le lacrime dal ridere]

    Questa fotografia potrebbe essere la risposta a tutti i miei problemi, il mezzo per poter raddrizzare il caratteraccio di Black una volta per tutte! Devo pensare bene a come utilizzarla..

    Accidenti! Si sta facendo tardi, meglio scendere!
  • Opzioni
    [In cucina]
    - Robert : “Buongiorno signorina! Credevo fossi già uscita per andare a scuola”
    - Susanna: “S…signor Robert, buon giorno! Credevo non ci fosse più nessuno in casa..mi scusi non mi ha suonato la sveglia” [bugia!]
    - Robert: “Oh che sfortuna! Oggi è il mio giorno libero, siediti che ti preparo qualcosa prima che tu vada”
    - Susanna: “Oh grazie ma non deve disturbarsi..
    - Robert: ”Sciocchezze, prego!” *indica la sedia*

    - Robert: “Era da un po’ che cercavo un occasione per fare due chiacchiere.”
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    - Susanna: “Oh.. ah si?..” *imbarazzata*
    - Robert: “ Se Nicholas e Simon ti hanno creato dei problemi mi dispiace … vedi, non devi prendertela, loro si comportano in maniera così con tutti, persino con me.”
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    - Susanna: “Ah, davvero?”
    - Robert: “E’ così. Hanno sempre avuto problemi con i legami affettivi. Sono tipi particolari, ti chiedo soltanto di avere pazienza e di non rinunciare subito con loro. Sotto quella corazza dura che si portano si nasconde un animo buono, te lo assicuro.
    - Susanna: “Oh..”
    - Robert: “Comunque mi dispiace molto se ti hanno reso la prima settimana qui un po’ difficile, cercherò di parlargli”
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    - Susanna: “No, non si preoccupi, me ne occuperò io! Signor Robert, grazie per la colazione.. e per la chiacchierata.”
    - Robert: “Figurati, quando vuoi, mia cara!”

    Certo che il signor Robert è completamente diverso dai suoi nipoti.. allora uno normale c’è in questa famiglia.

    Le sue parole mi hanno un pochino confortata; se è lui a chiedermelo, proverò a tenere duro e a non mollare con quei due. La chiacchierata con il signor Robert e la foto esilarante della “piccola Black” mi hanno ridato la giusta carica, è ora di andare a scuola!
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  • Opzioni
    [Davanti la classe, inizio della seconda ora]

    - Noemi: “Ehi eccola che arriva! Susi che fine avevi fatto?”
    - Susanna: “Scusate non è suonata la sveglia”
    - Katia: “Di nuovo?! Non è il caso che la cambi?”
    - Noemi: “Senti piuttosto, abbiamo una brutta notizia da darti..”
    - Susanna: “Ecco lo sapevo…”
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    - Katia: “Il prof mentre non c’eri ha annunciato che fra tre giorni ci saranno le prove accademiche regionali”
    - Susanna: “Che?? Tre giorni? Ma è matto?!!
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    - Angela: “Guarda che sono settimane che i professori ne parlano. Sapevamo che la data sarebbe stata imprevedibile.”
    - Noemi: “La cosa peggiore è che saranno esami preparati da una apposita commissione esterna… ammettiamolo, spesso ce la siamo cavata anche perché i nostri professori sono clementi con noi. Questa volta però non potranno aiutarci! E’ una tragedia, una vera tragedia!”
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    - Susanna: “ Calmati, non sono mica gli esami di fine anno! Se andranno male avremo tempo di recuperare a fine semestre!”
    - Angela: “Mi sa che no hai bene capito di cosa si tratta Susi.. questi sono test che faranno media con il voto scolastico finale. Significa che se prendi una insufficienza alle prove accademiche e una sufficienza agli esami finali la tua media non raggiungerà comunque il livello necessario per passare al terzo anno!
    - Susanna: “CHE?!” Non, ne avevo idea.. ragazze è terribile, COME FACCIAMO?!!”
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    - Katia: “ I miei hanno contattato una ragazza che mi aiuterà con le ripetizioni”
    - Noemi: “Io mi farò aiutare da mia madre, è un’insegnate!”
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    - Angela: “Io se avrò problemi chiederò a mia sorella maggiore che è sempre andata bene a scuola”
    - Susanna: “ Ugh… io.. io con così poco preavviso [se avessi prestato attenzione alle lezioni forse…].. non saprei proprio a chi chiedere aiuto… “

    Che tragedia, come ho fatto a dimenticarmi di questi test, sono fregata!
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    Non posso chiedere ripetizioni a Mammina, è occupata con una imminente scadenza per il suo libro e in queste occasioni non vuole essere disturbata… inoltre non ho tempo per cercare un insegnante visto che il test è fra tre gior… MHH?! Che cos’ho in tasca?…AH! Quella fotografia!

    Ehi… mi è venuta un’ idea…
  • Opzioni
    [In cammino verso casa]

    - Susanna: “Black!”
    - N: “Mh?.. Ah, mi rivolgi la parola adesso?”
    - Susanna: “H..ho bisogno di un favore..”
    - N: “Ma davvero.”

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    - Susanna: “ Sai che a breve ci saranno le prove accademiche regionali per quelli del secondo anno… ecco.. il mio rendimento è un po’ scarso ultimamente… quindi avrò bisogno di un insegnate”
    - N: “Brava, ti auguro di trovarlo allora” [Si allontana]

    - Susanna: “EH? Aspetta! Volevo chiedere a te di farmi da insegnante!”
    - N: “E perché dovrei?”
    - Susanna: “Perché te lo chiedo come favore!”
    - N: “Io non ti devo nessun favore” [tenta di svignarsela di nuovo]

    (Grrrrrr, come è freddo! Glie la raddrizzo io quella faccia tosta che si ritrova…)

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    - Susanna: “Va bene ho capito, in fondo cosa mi aspettavo? Ovvio che avresti detto di no.. bè buona giornata..”
    - N: *sbuffo*
    - Susanna: “Ah! A proposito! Ti dona molto il pizzo lo sai?
    - N: “…Che?” [E’ perplesso e un po’ sospettoso]

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    - Susanna: “Ma si, da piccolo eri una bambina così carina!”*mostra foto* [E’ meglio che stia a distanza di sicurezza]
    - N:” CHE?! Dove l’hai presa?! Dammela subito! RIDAMMELA!”

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    - Susanna: “Sbracciati quanto vuoi ma ho delle copie nascoste che non potrai mai trovare…”
    - N: “MALEDETTA…”

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    - Susanna: “Ora che ho la tua attenzione possiamo tornare al discorso di prima… vuoi farmi da insegnante?”
    - N: “Hai organizzato tutto questo perché io ti faccia da insegnante?! Tu non stai bene.. “

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    - Susanna: “ Senti chi parla! E comunque non farti strane idee, sono semplicemente disperata per questo esame imminente e non sapevo a chi rivolgermi! Allora ci stai? (Ma quando l’ho trovata tutta questa audacia?!)
    - N: “E se dicessi di no?!” [è molto adirato]
    - Susanna: “A…allora farò circolare questa foto a scuola!” (L’ho detto davvero?!)
    - N: “Stai solo fingendo, non oseresti.”
    - Susanna: “Non sfidarmi, dopo l’umiliazione che mi hai fatto subire a scuola ti meriti questo ed altro!” (Ecco l’ho detto!) [Complimenti!]

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    - N: “Quella volta te la sei cercata ragazzina! Sono stato chiaro fin dall’inizio quando ti ho detto di non starmi tra i piedi e invece tu non la smetti di ficcare il naso dove non dovresti!” [Sta tremando dalla rabbia]

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    - Susanna: “ A…allora?” (non riuscirò a gestire la situazione ancora a lungo..)
    - N: “GRRRRR….”

    (Si sta allontanando…. Ho.. vinto?)
    Susanna: “Black!”
    N: “Va bene, ti farò da insegnante! …….che*** ” [Eh? Ho sentito qualche imprecazione…]

    Non ci posso credere, ho vinto la discussione! Black sarà il mio insegnante! Però… mi chiedo se avrò fatto bene a chiedere una mano proprio a lui.. [Per la precisione, lo ha ricattato!]
  • Opzioni
    [Dentro casa]

    - N: “Sia chiaro, se faccio questa cosa poi tu cancellerai definitivamente tutto quello che hai su di me e la smetterai di starmi tra i piedi”

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    - Susanna: “Non sei proprio nella posizione di dettare condizioni…”
    - N: “PROMETTI” [E’ avvelenato]
    - Susanna: “E va bene, prometto!” (Ugh, fa comunque una gran paura!)

    [Ed è così che iniziano le lezioni del professor Black!]

    - N: “Quali sarebbero le materie in cui hai bisogno di lezioni?”
    - Susanna: “Bè.. diciamo che avrei bisogno di un ripasso generale..”
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    - N: “COSA!?! Speri davvero di riuscire a fare tutto in due soli giorni?!”
    - Susanna: “Bè se studiamo giorno e notte…”
    - N: “Non se ne parla”
    - Susanna: “Foto….”
    -N: “GRRRRR…. Prendi un libro, muoviti!”

    [Si inizia con matematica!]
    - N: “Allora?! Sono 15 minuti che stai su quell’esercizio, di questo passo non andremo mai avanti..”
    - Susanna: “Eh? Mh…è che non ricordo bene la formula per svolgerlo”
    - N: “Che cosa?! Ma questo è solo il primo esercizio! Se non sai fare questo… vuol dire che dobbiamo tornare sui fondamentali… non finiremo più!”
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    - Susanna: “Eh…per questo mi serviva un insegnante privato…”
    - N: “Grrrr…. Forza, vai a pagina 16.”

    [Un’ ora più tardi]
    - N: “ Ora fai questo esercizio”
    - Susanna: “ Va bene…. Mmmh…”
    - N: “EH?! Non ci credo che hai già scordato come si svolge, te l’ho detto dieci minuti fa!”
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    - Susanna: “Ehm.. me lo potresti ripetere un’ altra volta?”
    - N: “GRRR…”
    - Susanna: “Ma come è possibile ricordarsi tutte queste cose in una volta?!”
    - N: “Se non ti concentri non riuscirai mai a far entrare qualcosa in quella zucca vuota”
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    - Susanna: “Che?! GRRRR.. e tu come fai?!”
    - N: “Non faccio nulla di speciale, semplicemente mi ricordo quello che leggo”
    - Susanna: “Veramente ti basta leggere una volta qualcosa per impararla?”
    - N: “Certo, non c’è nulla di strano.. “
    - Susanna: “Scherzi vero?! Non è mica una cosa da tutti riuscire a ricordarsi perfettamente qualsiasi cosa leggendola una volta sola! Adesso capisco come fai ad essere così bravo a scuola.. odio ammetterlo ma è ammirevole..” [Eh? Che fa la signora Smith là dietro? Bah]
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    - N: “Tu invece non riesci nemmeno a ricordarti quello che ti ho detto due secondi fa, ma almeno mi ascolti quando parlo?! Sbrigati! dobbiamo passare all’esercizio successivo”
    - Susanna: “Prima me lo devi rispiegare daccapo..!”
    - N: “Grrrr…..”

    [Un tempo indefinito più tardi]
    - Susanna: “Il risultato è.. 13?”
    - N: “ Non ci sei andata nemmeno vicino”
    - Susanna: “Uffa…”
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    [Tic, tac, tic tac: per favorire la concentrazione hanno deciso di cambiare stanza]
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    [… ma non sembra funzionare gran che]

    - N: “Ehi! Non potrai mangiare finché non avrai finito l’esercizio!!”
    - Susanna: “Ma io ho fame!”
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    [Ed è così che finisce la prima giornata di studio]
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  • Opzioni
    [Il giorno seguente: dopo scuola, davanti casa]

    - Susanna: “Black, pronto per iniziare il ripasso? L’esame è domani!”
    - N: “E a che servirebbe? Ieri siamo riusciti ad affrontare una sola materia tanto era disastrosa la tua situazione, un solo giorno non ti basterà.”
    - Susanna: “Un giorno è meglio di niente no? Forza andiamo, dovremo trovare tempo anche per storia, inglese, scienze e letteratura. Non ho grandi problemi lì, ma è sempre meglio ridargli un’occhiata prima dell’esame. ”

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    - N: “Che? Sei matta?! Lasciami stare, devo recuperare il sonno che mi hai fatto perdere ieri”
    - Susanna: “Devo ricordarti una certa fotografia per caso..?”

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    - N: “E va bene, muoviti ad entrare in casa!”
    - Susanna: “Che ragazzo ubbidiente!”

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    [Riiniziano le lezioni!]
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    - Susanna: “Senti… ma tu sai già cosa vuoi fare nella vita?”
    - N: “MH?”
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    - Susanna: “Sai già cosa vorresti fare da grande?”
    - N: “Non vedo cosa c’entri adesso una domanda del genere “
    - Susanna: “Dai non essere evasivo, rispondi”
    - N: “Io non ci ho mai pensato seriamente”
    - Susanna: “Bè, con le qualità che hai, immagino tu abbia davanti a te un sacco di possibilità. Potrai entrare in qualsiasi università tu voglia!”
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    - N: “Può darsi, ma non mi interessa”
    - Susanna: “Cosa? Non vuoi andare all’università?”
    - N: “Non saprei che farmene”
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    - Susanna: “Ma che dici, devi pur vere una passione che vorrai coltivare no?”
    - N: “Ma cosa c’entrano questi discorsi ora?! Smettila di fare domande e concentrati sul capitolo del libro!”
    - Susanna: “ Aspetta.. a scuola sei il primo in assoluto, vai bene in ogni cosa che fai, sei tra i primi perfino del club di atletica, come fai a non avere nessuna passione o aspirazione?”
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    - N: “Ho detto concentrati!”
    - Susanna: “Rispondimi e giuro che poi mi rimetto sui libri e non mi distraggo più”
    - N: “Si come no.” *sbuffa* “Comunque, solo perché sono bravo in molte cose non vuol dire che devo a vere per forza qualcosa che mi appassioni. Per ora non ho trovato nulla per cui vale la pena dedicarsi e quindi non ho mai considerato l’ipotesi di andare all’università”
    - Susanna: “Beato te che puoi permetterti di fare questi ragionamenti, io devo ancora trovarla qualcosa in cui sono veramente brava..” (Uh.. ma che dico? Sono patetica)
    - N: “La conversazione sta dilagando, vedi di concentrarti su quel libro ora.”
    - Susanna: “V… va bene..”

    [Incredibilmente sono riusciti riguardare due terzi del programma!]
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    [tuttavia la stanchezza si fa sentire]
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    - Susanna: “Allora questo va qui… mmmh… il risultato è 54?
    - N: “MH… giusto.”
    - Susanna: “EVVIVAAA!”

    - Susanna: “Ehi non ti addormentare!”
    - N: “Mh..? Non sto dormendo, sto solo riposando gli occhi…”
    - Susanna: (Però è proprio carino mentre dorme…) [Non ti distrarre!]
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  • Opzioni
    [Hanno continuato a studiare fino all’alba]

    - Susanna: “E’ ora, fra poco c’è l’esame!”
    - N: “Potresti farcela, se non svieni prima sul foglio”
    - Susanna: “Grazie infinite per essere rimasto con me a studiare fino a notte fonda.”
    - N: “Non avevo altra scelta, no? Muoviti, se fai tardi tutta questa fatica sarà stata vana”
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    - Susanna: “Come, non vieni anche tu a scuola?”
    - N: “Non ci penso neanche, ho bisogno di recuperare il sonno perduto dopo che mi hai tenuto sveglio con la forza per due notti consecutive. “
    - Susanna: “Allora buon riposo!” *esce dalla stanza*

    - N: “In bocca al lupo…”

    [Scuola: durante l’esame]

    Che ansia, è il momento. Mi auguro vada tutto bene… Certo che, rispetto a due giorni fa, mi sento molto più sicura di prima. Nicholas è davvero un bravo insegnante (anche se un po’ troppo irascibile).
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    [Incredibile ma quando il foglio arriva sotto gli occhi di Susanna lei si accorge di riuscire rispondere a quasi tutte le risposte!]
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    [Fuori dall’aula, poco dopo il test]
    - Noemi: “Allora, come vi è andato?”
    - Katia: “Insomma, era davvero tosto..”
    - Angela: “Come avete risposto alla domanda 6?”
    - Katia: “No ti prego non cominciare, non voglio più pensarci ti prego. Susi stai bene? Non hai una bella cera”
    - Susanna: *Sbadiglio* ” E’ perché ho passato la notte in bianco a studiare. Spero ne sia valsa la pena. “
    - Angela: “A quante domande sei riuscita a rispondere?”
    - Susanna: “Credo trentasette…”
    - Katia: “Cooosa? Vuoi dirmi che sei riuscita a rispondere a quasi tutte le domande?! Grande!”
    - Susanna: “Ehi aspetta un momento, bisogna prima vedere se ho risposto bene! I risultati escono fra una settimana, incrociamo le dita.”
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  • Opzioni
    [Una settimana dopo: uscita dei risultati]

    - Katia: “Ragazze non ho il coraggio, guardate voi per me..”

    I risultati delle prove accademiche in genere vengono esposti in una bacheca all’entrata dell’istituto. Le valutazioni in genere sono espresse con un punteggio che va da 1 a 10 e la sufficienza è considerata un 6 pieno. Incrociamo le dita..
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    - Angela: “Va bene leggo io, fatemi avvicinare…. Allora… Noemi tu hai preso un 6 e mezzo, complimenti!
    - Noemi: “Grandeeeeeeee!”
    - Angela: “Katia… un 6 ! Grande Kat!”
    - Katia: “Oleeeeee! Sono mitica! Anche questa volta l’ho scampata!”
    - Angela: “Io ho preso 7! Accidenti, mi hanno fregato quegli esercizi di matematica.. e Susanna ha presooo… EH? Un 7 e mezzo !!
    - Susanna: “CHEE? Davvero?!! Grandeeee!! Non posso crederci! ”
    - Katia: “Caspita Susi complimenti! Non avrai più bisogno di studiare fino alla fine dell’anno!”
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    - Angela: “Ma che dici Kat! Comunque brava Susi, come hai fatto a prendere quel voto se due giorni fa dicevi di non sapere nulla”
    - Susanna: “Eheh.. ho trovato un valido insegnante…”
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    Alla fine gli sforzi titanici di quelle due notti hanno dato i loro frutti. So benissimo che Nicholas ha accettato di farmi da insegnate solo perché io l’ho ricattato, però in qualche modo mi sento in debito con lui. Forse è per questo motivo che, raccontando gli ultimi eventi alle ragazze, ho omesso la parte della fotografia. Sento comunque di doverlo ringraziare..

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    - Susanna: “Ehi hai sentito? Sono riuscita a passare il test e anche con un buon voto! Non ce l’avrei mai fatta senza di te… grazie.”
    - N: “Mh.. non ti avevo detto di non rivolgermi la parola?”
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    - Susanna: … (è “allegro” e “gentile” come al solito….)

    - N: … “Comunque è un bene che quelle ore non siano andate sprecate”
    - Susanna: (Eh? Sarebbe un modo per congratularsi con me?)
    - N: “Smith.”
    - Susanna: “Mh?”
    - N: “Non ti stai dimenticando qualcosa?”
    - Susanna: “Dimenticando..? Ah… intendi la foto.. si eccola tieni. E per le copie non ti preoccupare, le ho già cancellate tutte”
    - N: “Ma che fai scema! Non tirarla fuori in mezzo a tutti! Dammela!
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    - Susanna: “Ecco, stai calmo!” *consegna la foto*
    - N: “ Suppongo che riguardo le copie, io mi debba fidare della tua parola. Spero per te che sia la verità”
    - Susanna: “Tranquillo, non ho mentito”
    - N: *sbuffa*

    Se ne è andato come al suo solito!

    [A casa]

    - Mamma: “Un sette e mezzo? Dobbiamo festeggiare! Prendo le bolle di sapone!
    - Robert: “I miei complimenti davvero! Ho visto che ti sei impegnata molto questi giorni, brava!”
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    - Simon: “Che sono tutte queste feste per un misero 7.. io ho preso 10 al test dell’altro giorno e nessuno ha fatto tutto questo baccano”
    - Susanna: “Questo è perché un 10 delle elementari non vale mica come un 10 alle superiori piccoletto..”
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    - Simon: “Bè allora quanto fa…”
    - Susanna: “.. signor Robert che profumino! Cosa sta preparando?” [tenta palesemente di sviare al domanda di Simon]
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    Dopo questa esperienza di studio ho iniziato a chiedermi chi fosse davvero Nicholas Black.

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    Forse è vero quello che mi ha detto il signor Robert: il Nicholas Black che appare dai suoi comportamenti freddi è solo una maschera che si crea per tenersi lontano dal mondo esterno. Magari dietro quelle parole crude e apparentemente insensibili si nasconde davvero un animo dolce e gentile…. Non so perché ma non ho ancora voglia di rinunciare con lui, sono curiosa di scoprire chi c’è davvero sotto quella fredda maschera.

    Chissà, magari sto solo fantasticando…

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    Fine episodio
  • Opzioni
    Episodio 3: Weekend in campeggio

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    [A scuola, nei corridoi]

    - Susanna: “Ehi ragazze! Noemi non è ancora arrivata?”
    - Katia: “Oggi non viene, l’ho appena sentita per messaggi. Piuttosto vieni qua, il tizio dei volantini ha colpito ancora…”
    Nicholas Black ha iniziato a dare lezioni private!
    Le sue lezioni sembra diano i loro frutti visto l’improvviso miglioramento dei voti della Smith, sua recente allieva. Ma cosa c’è davvero tra i due? Se la risposta è “assolutamente niente” allora Black non dovrebbe avere problemi ad accettare nuovi ragazzi come suoi studenti.. o questa è solo una prerogativa della Smith? [ecc..]

    - Susanna: “Ehhh?? Ma come lo hanno scoperto?! Tutto questo sta diventando ridicolo!”
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    - Katia: “Assurdo, sembra quasi che ti abbia preso di mira”
    - Angela: “A me non sembra ce l’abbia tanto con te quanto piuttosto con la scuola in generale”
    - Katia: “Che intendi dire?”
    - Angela: “Sembra quasi voler provocare, come se l’autore si aspettasse di vedere delle reazioni”
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    - Susanna: “Se il suo scopo è far infuriare la gente allora ci è riuscito alla grande! La trovo una cosa meschina e vigliacca”
    - Katia: “Su Susi non ci pensare, cerca di ignorarlo e vedrai che i pettegolezzi passeranno da soli”

    [in classe]
    - Katia: “E così tu e Noemi ve ne andrete a fare una bella gita nel fine settimana”
    - Susanna: “Ma quale gita, si tratta di un raduno del club di atletica alle quali sono costretta ad andare! Tutta colpa di quella Emily Jewish che si è ammalata proprio qualche giorno prima della partenza e così ho dovuto prendere il suo posto! Sono una schiappa in atletica, sono entrata nel club solo perché c’era Black… che stupida!”
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    Il club di atletica funziona così: chiunque può iscriversi e può partecipare agli allenamenti e i giochi che si organizzano a scuola ma solo un numero limitato di persone, i migliori, partecipano alla squadra e gareggia dei tornei con le altre scuole. Io ovviamente, a differenza di Noemi, mi sono iscritta al club ma non ho mai avuto grande intenzione di partecipare seriamente… tuttavia quest’anno, per una serie di circostanze dovute a una carenza di iscritti, mi sono ritrovata a partecipare alla squadra senza volerlo…

    - Angela: “Aspetta, quanto durerà la gita?”
    - Susanna: “Ancora, non è una gita! Comunque un paio di giorni..”
    - Angela: “Quindi vuol dire che dormirete fuori in albergo?”
    - Susanna: “No, veramente staremo in tenda.”
    - Angela: “In tenda?! Ancora meglio!”
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    - Katia: “Dove vuoi arrivare?”
    - Angela: “Ma non capisci la fortuna che hai! Starai nello stesso campeggio con Black per una notte intera!
    - Katia: “Che cavolo dici Angela, tu sei dimenticata che vivono insieme?”
    - Angela: “Si lo so, ma non è la stessa cosa. Questa volta sarete soli soletti senza genitori o fratellini maligni in giro a disturbarvi! E poi cosa c’è di più romantico che dormire nella stessa tenda sotto le stelle?”
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    - Susanna: “Si certo.. Credo tu stia giocando un po’ troppo di fantasia”
    - Angela: “Avrete sicuramente più tempo per parlare e conoscervi meglio, pensaci!”
    - Susanna: “Se lo dici tu…piuttosto, spero proprio che Noemi si riprenda per domani, non potrei resistere senza di lei..”

    Angela è sempre così, sogna ad occhi aperti. Tuttavia devo ammettere che non sono così tanto dispiaciuta di partire… nonostante non ami per nulla l’atletica e sarò costretta a ridicolizzarmi davanti a tutti i miei compagni per tutto il fine settimana… il pensiero di andare a questo raduno non mi dispiace troppo.
    Forse è perché sento il bisogno di staccare dagli ultimi eventi orribili che mi sono successi… Oppure, come dice Angela, può darsi che sono semplicemente contenta di passare un po’ più di tempo con Black….
    In fin dei conti, anche se viviamo insieme, conduciamo lo stesso due vite separate. A scuola continua a non volere che gli rivolga la parola e a casa, se non è fuori da qualche altra parte, se ne sta sempre per le sue e non vuole essere disturbato. Un campeggio insieme magari lo potrebbe portare ad essere più espansivo e aprirsi di più..

  • Opzioni
    [Il giorno dopo: si parte!]

    - Robert: “Avete preso tutto? Manca niente?”
    - Simon: “Uffa, ma perché non posso andare anche io!!”
    - Robert: “Forza Simon, fai il maturo. Partirai anche tu per il campeggio quando sarai grande”
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    - Simon: “Io voglio andarci ora!”
    - Nicholas: “Non è un vero e proprio campeggio ma solo un raduno, ci sarà solo da annoiarsi”
    - Susanna: “Allora ho questo… questo anche.. anche questo e… oh no! Stavo dimenticando lo spazzolino da denti!” [risale le scale]
    - Mamma: “E la macchina fotografica! Non dimenticarti la macchina fotografica per fotografare gli scoiattoli e i pappagalli…Oh e portati un barattolo per catturare le lucciole! Mi raccomando non tornare senza prima averle viste! Ahh ricordo ancora la prima volta che le vidi da ragazzina… ”
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    - Susanna: “Mamma non avremo tempo per fare escursione, ci dovremo allenare!... Cavolo, dimenticavo anche il pigiama!”
    - Nicholas: “Ti vuoi muovere?! E’ la sesta volta che fai avanti e indietro dalle scale, il pullman è già arrivato!”
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    - Susanna: [da lontano] “Arrivoooo, devo solo prendere un altro paio di cose”
    - Nicholas: “Mi correggo” [rivolto verso Simon] “di sicuro con quella non ci si annoia”
    - Simon: “Meglio che tieni alta la guardia, fratellone.”
    - Susanna: “Pronti, andiamo! Oh no, gli elastici per capelli..”
    - Nicholas: “Ora basta, io vado.”
    - Susanna: “Ehi aspettami! …Ciao a tutti, ci vediamo domenica sera!”
  • Opzioni
    [Nel pullman]

    Così siamo partiti! La nostra destinazione è un campeggio sperduto in mezzo a un bosco che dista tre ore di pullman.
    - Noemi: “Allora si parte, che bello che si sei anche tu quest’anno Susi!”
    - Susanna: “Non ho avuto grande scelta…”
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    - Noemi: “Perché non ti metti di impegno e non entri davvero in squadra? Secondo me potresti vincere anche qualche gara e ti divertiresti!”
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    - Susanna: “Macchè, sono una schiappa e tu lo sai”
    - Noemi: “Questo solo perché non hai mai pensato di impegnarti seriamente, fidati secondo me ce la fai”
    - Susanna: “Vedremo allora come va questo fine settimana…”
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    [Un’ oretta più tardi]
    - Noemi: “Guarda Black, sta li seduto solo soletto, il suo compagno si è un momento allontanato, perché non provi a parlargli?”
    - Susanna: “Pensi che dovrei?.. Non so mi vergogno… al solo pensiero mi fa male lo stomaco.. e poi cosa dovrei dirgli?”
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    - Noemi: “Che ne so, chiedigli come sta! Andiamo! Dopo tutto ora non siete a scuola, la sua regola non vale qui..”
    - Susanna: “Ma se l’ho appena visto questa mattina..! Però hai ragione.. provo ad avvicinarmi…”
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    [Susanna si alza e si avvicina lentamente a Black…]
    Che cosa gli dico..? Accidenti continuo a sentire una strana sensazione allo stomaco.. Cosa potrei dirgli? “Ehi come va”? No che scemenza… “Emozionato per questa gita?” Non è una gita… “Cosa pensi ci faranno fare?”... Si potrebbe andare… accidenti lo stomaco, che fastidio…
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    Eccolo li, è proprio di fronte a me.. se non mi sbrigo a fare qualcosa i compagni mi prenderanno per una scema.. Quanto è carino, è così carino quando ha quello sguardo assorto e pensieroso… devo dire qualcosa, devo parlargli, devo… UH?! Ancora lo stomaco…
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    No.. non ora! Sento che devo… no, non ora, non davanti a lui! Un sacchetto, qualcosa, qualsiasi cosa!!


    - Ragazzi: “UAHHH!”
    - Compagno: “Che è successo?”
    - Compagna: “Sembra che una ragazza si sia sentita male e abbia vomitato, che schifo!”

    - Noemi: “Susi che hai, sei pallidissima!”
    - Susanna: “Lasciamo stare ti prego, prendi questo sacchetto e coprimi la testa per favore...”
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    Questo weekend è già iniziato malissimo! Voglio tornare a casa!!
  • Opzioni
    [Finalmente in campeggio!]

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    Questa sarà la prima volta che dormirò in una tenda. Non sarebbe male se non fosse per queste maledette zanzare che continuano ad aggredirci senza sosta!
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    Noemi in pullman mi ha spiegato che lo scopo principale del raduno è quello di creare una sorta di legame con la squadra e imparare a collaborare insieme: in sostanza dovremo allenarci per tutto il tempo, che strazio!

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    - Susanna: “Ehi, a.. aspettatemi!”
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    Ancora non lo so cosa ci faccio qui, io sono negata per gli sport, non riesco a fare altro che figuracce.

    - Noemi: “Susanna muoviti, abbiamo ancora altre tre serie di esercizi da fare!”
    - Susanna: “Ancora?! Ma non c’è mai fine!”
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    Per tutto il giorno non abbiamo fatto altro che allenarci, sono a pezzi! Inoltre non ho avuto neanche un momento per scambiare una parola con Black… le poche volte in cui siamo rimasti da soli mi riveniva in mente la scena del pullman e diventavo rossa come un pomodoro! Non posso continuare così altrimenti non arriverò viva alla fine di questo weekend…

    - Noemi: “Dai, manca ancora un kilometro di corsa!”
    - Susanna: “Scherzi?! Uahhhh crampo, crampo!”
    - Noemi: “Su non essere melodrammatica per un crampetto, andiamo!”
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    [Finalmente: la fine degli allenamenti]
    - Noemi: “In fondo non te la cavi male con la corsa Susi, brava!”
    - Susanna: “Cos.. uff… uahh.. stai.. scherzando.. sono.. senza fiato…!”
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    - Noemi: “Lo so all’inizio è dura, ma in te c’è del potenziale te lo assicuro! Devi solo allenarti un po’.”
    - Susanna: “Uahhh!” [cade a terra stremata]
  • Opzioni
    [Sera: falò in campeggio]

    - Allenatore: “Ragazzi siete andati alla grande oggi bravi!”
    - Noemi: “E’ vero! Anche Susanna ha dato il meglio di se oggi, è stata bravissima!”
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    - Susanna: “Eheh che dici… se sono stata senza fiato per tutto il tempo!”
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    - Compagna: “Ti ho vista nella corsa, si vede che ti manca totalmente l’allenamento però non sembravi malaccio degli scatti! Eri molto veloce!”
    - Susanna: “Già peccato che dopo qualche metro ero già stremata…”
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    - Noemi: “Non importa, è un problema che si può risolvere. E’ da molto che cerchiamo in squadra qualcuno che sia bravo negli scatti. E poi tu sei molto più simpatica di quella Emily Jewish che non è nemmeno venuta, quella è un asino che si da dare solo tante arie! Lavorare con lei è impossibile.”
    - Compagna: "Già, scommetto che la storia che sta male è una balla, in verità è solo schizzinosa al pensiero che avrebbe dovuto dormire in un posto che non sia il suo enorme e comodo letto a baldacchino comprato con i soldi di papà"
    - Susanna: “Eh? E quindi pensate seriamente a me per sostituirla? Io non saprei..” (caspita, la odiano proprio questa tipa!)
    - Noemi: “Te l’ho detto, devi avere più fiducia in te stessa! *occhiolino* Ehi, è rimasta una salsiccia? Ho ancora fame!”
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    Io fare parte della squadra di atletica? Devono essere davvero disperati per aver pensato a me…

    - Compagno: “Ma quanto mangi Noemi?! Comunque perché non arrostiamo al fuoco qualche toffoletta?”
    - Noemi: “Grande! Dammene una!”

    Per tutto il giorno Black se ne è stato ad allenarsi per conto suo o a scambiare qualche parola con gli altri durante gli allenamenti di gruppo. Nonostante mi sembri più socievole di quando stiamo a casa, ha sempre quel suo sguardo freddo e un po’ distaccato.. Non ho trovato il coraggio di rivolgergli la parola per tutto il giorno, ora però è proprio qui di fronte a me… vorrei dirgli qualcosa, vorrei parlargli, vorrei che quegli occhi incrociassero il mio sguardo.. Accidenti, mi piace un sacco! Sto già arrossendo... no, ora basta farsi prendere dalla paura, mi alzo e gli parlo..

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    - Noemi: “Susi… ti posso parlare un attimo?”
    - Susanna: “Mh? Oh io.. si certo dimmi”

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    - Noemi: “Ecco io volevo… volevo dirti questa cosa da un po’ e… EH?! Susanna stai andando a fuoco!”
    - Susanna: “Cosa?.. UAAAAAAAAHH è vero! Aiuto, fate qualcosa!” (Cavolo mi sono distratta e la mia toffoletta ha preso fuoco!)

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    - Susanna: “Brucia, brucia, bruciaaa!” (il fuoco si sta espandendo e sta bruciando anche la sedia, aiutooo!) [alzati da quella sedia!]

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    - Nicholas: “State indietro!” [prende un estintore e cerca insieme al compagno di estinguere l’incendio]

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    - Noemi: “Susanna stai bene? Ci hai fatto prendere uno spavento!”
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    - Susanna: “Si sto bene.. grazie..” (è la mia dignità che non sta bene)

    Un incendio! Un incendio!!! Non bastava che gli vomitassi davanti, ora ho rischiato pure di dare fuoco al campeggio!

    - Noemi: “Forza Susi torna qui, non ti succederà niente!”
    - Susanna: “Scordatelo, non mi avvicinerò più a quel fuoco maledetto!” [Ha deciso di tenersi a debita distanza]
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    Come faccio a provare a parlare con Black se ogni volta che ci provo succede qualcosa! Che weekend orribile, voglio tornare a casa! Sicuramente se fossi a casa Mammina mi direbbe di non mollare e tendere duro.. direbbe cose del tipo “le esperienze più belle si palesano durante i momenti peggiori!”, e roba simile, qualsiasi cosa vogliano dire..

    A proposito di Mammina, avevo promesso di portarle una lucciola! Chissà se ci sono in giro…[MH? Ehi non ti allontanare!]
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  • Opzioni
    Lucciole, lucciole, lucciole… ecco! No aspetta, sono solo zanzare… lucciole, lucciole… mi sembro Mammina in questo momento.. Lucciole… eh? Un precipizio! Meglio starne alla larga.. ma dove sono finita? Credo sia il caso di tornare indietro e… UAHHHH! Una storta! [Ovviamente inciampa e ruzzola giù dal precipizio!]

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    CHE BOTTA! Sono ancora tutta intera? Mi fa male la caviglia… però riesco a camminare.. che caduta! Che fortuna che ne sia uscita illesa! [E’ indistruttibile!]

    Dove mi trovo?
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    Sono sola nel bosco.. è tutto buio.. il mio cuore batte all’impazzata.. qual è la strada da prendere? Dove devo andare?.... UH?! Cos’era quel rumore?! Io… non sono sola qui.. che paura.. vorrei stare nella mia casa in questo momento, nel mio letto, con Mammina… Non vedo niente! Se qualche animale selvatico dovesse attaccarmi ora sarei completamente indifesa… Ho paura...

    - N: “Ehi!”
    - Susanna: “UAAAAAHHHHHH!”

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    - N: “Calmati non urlare, sono io!”
    - Susanna: “Black! Sei tu?! Come mi hai trovata?!”

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    - N: “Sembravi sospetta al campeggio prima, così ti ho seguita.”
    - Susanna: “Tu… mi hai seguita?”
    - N: “Ti ho vista mentre ti allontanavi nei boschi.”

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    - Susanna: “Oh.. ti sei preoccupato per me…” (Nicholas era preoccupato per me?)
    - N: “Era ovvio che una zucca vuota come te si sarebbe dimenticata il sentiero di ritorno, ma che ti è venuto in mente?! Sei una bambina! E poi se fossi tornato a casa da solo tua madre mi avrebbe ucciso”

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    - Susanna: “Ehi non mi insultare! E poi che c’entri tu con mia madre?”
    - N: “Prima di partire mi ha detto che questo era la tua prima gita fuori e mi ha chiesto di tenerti d’occhio”
    - Susanna: “COOSA?! Me la cavo benissimo da sola, non sono più una bambina!”

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    - N: “A me non sembra visto che nel giro di nemmeno mezza giornata sei riuscita a sentirti male, appiccare un incendio e perderti in mezzo ai boschi nel cuore della notte”
    - Susanna: “Io.. oh, vai al diavolo Black!” (Oddio che figura… sono patetica!!!) [Più che altro, una calamità naturale]
    - N: “Ehi, se non vuoi il mio aiuto me ne torno volentieri al campeggio!”

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    - Susanna: “Vai allora!” (no, che sto dicendo, non voglio restare di nuovo quì da sola!)
    - N: “Bene!” [Se ne va… però dopo qualche passo si ferma]

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    - Susanna: “Eh? Che hai ora?” (Ci ha ripensato? Aspetta non è che..) “ Non è che anche tu hai dimenticato la strada di ritorno vero?”
    - N: [in collera] “E’ tutta colpa tua! Non avevo problemi a tornare lungo il sentiero ma tu hai deciso di ruzzolare giù per la rupe e adesso con questo buio non so più dove siamo finiti!”

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    - Susanna: “Ehi mica l’ho fatto apposta!... comunque adesso cosa facciamo?!”
    - N: “Non lo so.. proviamo ad andare avanti e cerchiamo un altro sentiero…”

    Così, senza sapere come, mi sono ritrovata con Nicholas a vagare nei boschi nel cuore della notte…
  • Opzioni
    [Girovagando nei boschi...]

    - N: “Mi spieghi cosa cavolo avevi in testa quando sei sparita?”
    - Susanna: “Io… ehmm.. volevo vedere le lucciole…”

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    - N: “Sei davvero una bambina.. perché questa fissazione per delle lucciole?”
    - Susanna: “Io ecco.. è un po’ imbarazzante..”

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    - N: “Tanto ormai..”
    - Susanna: “Ecco.. mia madre, ogni volta, per il giorno del mio compleanno, quando ero bambina mi prendeva con se e mi raccontava una storia: parlava di una piccola lucciola che non riusciva a brillare ma che poi, grazie all'aiuto del Sole che ascoltò le sue preghiere, riuscì finalmente ad emettere luce, una luce talmente forte da oscurare tutte le altre. Da piccola non capivo bene il significato di quella storia.. ora che sono cresciuta però credo che si riferisse a noi due: lei è la lucciola ed io, sua figlia, rappresento la luce che tanto desiderava.
    - N: ....
    - Susanna: "Fin da quando ero piccola ho visto mia madre sempre allegra e felice, ma sempre sola. Siamo sempre state io e lei, insieme, e basta. In tutti questi anni però non ho mai saputo veramente cosa pensa, cosa prova.. forse in qualche modo anche lei è triste per questa solitudine.. Dopo tutto quello che è successo con la casa bruciata e il resto… volevo trovare il modo per dirle che va tutto bene, che io sto bene e di non preoccuparsi. Ho pensato che, se le avessi portato una lucciola, la più luminosa di tutte, avrebbe capito quanto le voglio bene e che… nonostante tutto, se staremo vicino, riusciremo a superare ogni cosa.”
    - N: ...
    - Susanna: "Lo so, è stupido.."
    - N: “Non è stupido.. potevi però trovare un modo migliore per farglielo capire invece di perderti tra i boschi" [è questo ad essere stupido]

    *silenzio*
    Nicholas sembra pensieroso.. forse non avrei dovuto dirgli certe cose..
    - N: “Tu…”
    - Susanna: “Mh?”
    - N: “..non parli mai di tuo padre”
    - Susanna: “Oh.. non c’è molto da dire, non ce l’ho.”

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    - N: “Non l’hai mai conosciuto?”
    - Susanna: “Non è questo è che.. non ce l’ho proprio. Mammina mi ha raccontato che sono stata concepita con l’inseminazione artificiale.. e il donatore maschio è anonimo quindi.. non ho mai saputo chi fosse..”
    - N: “Ho capito.”
    - Susanna: “Ma non è mai stato un grande problema! Voglio dire.. come fa a mancarti qualcuno che non è mai esistito?”

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    - N: “Immagino sia così”

    - Susanna: “Ehi Black…”
    - N: “Se mi stai per chiedere quello che penso sai già la risposta.”
    - Susanna: “E dai, io ti ho raccontato qualcosa di me, perché tu non puoi?”
    - N: “E’ un problema tuo se sei una chiacchierona, forza andiamo dobbiamo trovare la strada di casa”
    - Susanna: “Ehi dove vai! Sei stato tu il primo a impicciarsi! Non ho finito con te, fermo! E dai apriti un po’ con me, ti prego.”
    - N: “Che strazio che sei!”

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    - Susanna: “Black!!”
    - N: “Lasciami stare!” [si allontana]
  • Opzioni
    [Qualche passo più in là]

    - Susanna: “Su dai, dimmi qualcosa di te, condividere i propri sentimenti fa bene sai? Io mi sento già meglio!”
    - N: “Lasciami in pace! Io non ho niente da condividere!”

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    - Susanna: “Su dai!”[si aggrappa]
    - N: “Mollami!”
    - Susanna: “Andiamo!”
    - N: “Ma questo bosco non dovrebbe essere abitato di notte? Dove sono le creature selvatiche quando servono?” [è seriamente infastidito]
    - Susanna: “Su dai, raccontami qualcosa sulla tua famiglia, siete così misteriosi a riguardo…”
    - N: “Tu davvero non capisci quando sei inopportuna eh? E poi pretendi di non essere trattata come una bambina” [è quasi al punto di rottura]

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    - Susanna: “Sei tu il bambino qui che non riesce nemmeno ad avere una conversazione seria con qualcuno senza chiudersi come un riccio! Un attimo fa eri così tranquillo e aperto e un minuto dopo sei diventato scontroso e insensibile. Adesso basta, ci rinuncio, con te non si può parlare! Sei freddo e impenetrabile!”
    - N: “Ma cosa vuoi che ti dica?! Sono morti va bene?! MORTI! Ci potevi arrivare anche da sola.”

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    - Susanna: “Io.. scusa... però avete vostro zio Robert con voi e...”
    - N: “ Non c’è bisogno di dire altro, se pensi che me ne stia qui a piagnucolare su quanto la vita è ingiusta o alte scemenze simili allora rimarrai delusa. Non ne voglio parlare perché è inutile, farlo non riporterà le cose indietro, e non è questo quello che voglio. Lasciami in pace, LASCIACI in pace e non tirare più fuori il discorso, specialmente a casa, sono stato chiaro?!”

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    - Susanna: “Chiaro..”
  • Opzioni
    [Silenzi imbarazzanti]

    E’ così imbarazzante, non avrei dovuto forzarlo a rivelare quelle cose… sono proprio una stupida… non mi comporto mai come si dovrebbe… no.. non devo piangere.. non voglio che mi veda piangere.. per fortuna che è buio quì.. [piange in silenzio]

    [Qualche passo più in là]
    - N: “Mh?”
    - Susanna: “C…cosa?”
    - N: “Guarda cosa c’è laggiù”
    - Susanna: “Cosa?.. oh.. lucciole! A…aspetta che provo a catturarne una, finalmente!”

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    [tenta di catturarne un paio senza riuscirci… dopo una dozzina di tentativi finalmente una povera malcapitata riesce a finire nel barattolo]
    - Susanna: “Evvai!”

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    - N: “Era ora, mi stavo per addormentare”

    - Susanna: “Ehi guarda dove siamo finiti… Non credevo ci fossero cascate qui nei dintorni.. “
    - N:
    - Susanna: “E’ davvero bello questo posto..”
    - N: “Già…”

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  • Opzioni
    *silenzio*
    - Susanna: “Black”
    - N: “Mh?”
    - Susanna: “..Grazie per avermi salvata dall'incendio prima.. e per essermi stato vicino..”
    - N: “…non devi ringraziarmi..”
    - Susanna: “...Mi dispiace di essere stata invadente.. cercavo solo di esserti riconoscente e starti vicino come amica ma… a volte sembri così impenetrabile.."
    - N: “lo so..”

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  • Opzioni
    *silenzio*
    - N: “Non ci sono abituato”
    - Susanna: “Mh?”

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    - N: “Non sono abituato a parlare di me”
    - Susanna: “Bè immaginavo..”
    - N: “Non sono così di proposito è solo che.. in situazioni come queste non so bene come comportarmi”
    - Susanna: “Magari essere un pochino meno aggressivo ti aiuterebbe..”

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    - N: “E’ colpa tua, da quando ti conosco non hai fatto altro che essere invadente, non fai altro che irritarmi.. non ci sono abituato.”
    - Susanna: “Io.. bè..” (non posso negarlo..) “Però non ho mai avuto cattive intenzioni..”
    - N: “All’inizio non sopportavo questa situazione, il fatto di avere tu e tua madre improvvisamente per casa e il tuo continuo mettere il naso sulle cose altrui… poi ho capito di non poterci fare nulla e che la cosa migliore da fare è prendere tutto come una sfida”

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    - Susanna: “Eh? Una sfida?”
    - N: “Si, con te tutto è una sfida. Non sai mai cosa aspettarti. La mia vita da quando ti conosco è diventata molto più difficile… però più interessante. Ho deciso di affrontarti e non scappare.”

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    (E questo cosa vuol dire? Non so se sto capendo.. Nicholas mi sta parlando.. però.. è girato di spalle.. chissà com’è il suo sguardo adesso.. vorrei vederlo, vorrei che i suoi occhi fossero puntati su di me.. mi batte forte il cuore…)
    - Susanna: “C..osa… cosa intendi dire esattamente?”
    - N: “…Finché saremo costretti a condividere lo stesso tetto proverò a sopportarti.”
    - Susanna: “Davvero? (bé suppongo di non poter aspettarmi di più) Come sono felice! Adesso quindi potrò rivolgerti la parola a scuola?”

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    - N: “No, quella regola vale ancora”
    - Susanna: “Ma che senso ha scusa..!”

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    - N: “Ehi riconosco questo sentiero! Il campeggio non dista che qualche chilometro da qui, andiamo!”
    - Susanna: “Ehi!”

    Alla fine siamo riusciti a ritrovare il cammino e siamo ritornati alle tende sani e salvi. Incredibile, non avrei mai immaginato che questo weekend prendesse una piega così inaspettata! Per colpa degli ultimi trascorsi mi è venuto un mal di testa atroce che non è affatto migliorato quando il prof e il resto della squadra ci hanno urlato nelle orecchie una ramanzina di mezz'ora su quanto si fossero spaventati nel non vederci tornare...
  • Opzioni
    Finalmente il weekend è finito e si ritorna a casa. Alla fine, al contrario di quello che si era immaginata Angela, non è successo assolutamente nulla di romantico. Però…nonostante i problemi e le figuracce che ho collezionato in questi due giorni, sono comunque molto felice. Sento che ieri sera Nicholas mi ha aperto un pochino il suo cuore e forse, con il passare del tempo, riuscirò a comprenderlo meglio.
    Dopo ieri, mi sento molto più sicura nel rivolgergli la parola. Chissà… magari col tempo riusciremo ad essere più che amici.. un giorno..

    [Pullman: viaggio di ritorno]

    - Susanna: “Black!”
    - N: “Che c’è?”
    - Susanna: “Ho pensato, dato che non siamo ancora arrivati a scuola e che la regola di non parlarci ancora non vale, di esaurire tutti i discorsi in queste tre ore e mezzo di pullman!”

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    - N: “Che cosa?!”
    - Susanna: “Ma si dai, devi imparare ad essere un po’ più loquace! Ehi, guarda che carina la lucciola che ho preso ieri; adesso sta dormendo, non vedo l’ora che si svegli e di farla vedere a Mammina! Ma tu lo sai che le lucciole… [bla bla bla..]"
    - N: “Oddio, ma vuoi stare zitta?!”

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    - Susanna: “Non ancora, mi restano tre ore e venticinque minuti, allora stavo dicendo.. [bla bla bla]
    - N: “Grrrr.. basta! O racconto a tua madre dei casini che hai combinato questo fine settimana!”

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    - Susanna: “AH! Eh?! Non puoi, non puoi dirglielo! E non urlare davanti la mia lucciola sennò si sveglia, a casa sarà tutta assonnata e.. [bla bla bla bla…]

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    Fine episodio.
  • Opzioni
    Gli sproloqui di annalaura55
    Se mi state seguendo probabilmente avrete ormai notato che non uso mod nelle immagini. Questo in parte creso sia perché non so molto usarle eheh.. Dall'altra, invece, ho pensato che potesse essere interessante, una continua sfida nel trovare costantemente immagini nuove e divertenti nel gioco originale da catturare e farvi vedere. Certo devono essere anche inerenti alla storia. Il fatto di scrivere principalmente attraverso il discorso diretto mi permette di risparmiare tempo e soprattutto di valorizzare le immagini. Spesso infatti passo il tempo nel gioco a posizionare i sim e immetterli in situazioni diverse per vedere cosa ne esce fuori.. e così mi vengono le ispirazioni per creare alcune scenette che si aggiungeranno alla storia principale e formeranno il racconto. Così è come se la storia si scrivesse da sola, è piuttosto divertente! Per l'episodio 4 però è stato più difficile, sono dovuta partire dalla storia (che doveva andare verso un senso specifico) e da lì ho dovuto forzare i sim a ricostruire le scene.. senza mods è stato molto complicato! I sim non andavano mai dove volevo io e le immagini non erano mai perfette.. credo di essere un po' maniacale da questo punto di vista.. Per me le immagini sono parte stessa del racconto e lo completano. Questa forma particolare fatta con la combinazione di scrittura e immagini sembra una via di mezzo tra lo la sceneggiatura di un opera (scritta tipicamente in discorso diretto) e un fumetto. Spero che a volte le immagini riescano a esprimere anche più delle parole.. ma ahimè non sempre ci riesco. Questo modo di raccontare però mi aiuta a risparmiare tempo e fatica, ed è anche piuttosto interessante. Attraverso le varie forme di manifestazioni del pensiero si riescono a comunicare cose sempre differenti; soprattutto il modo di percepirle cambia: l'emozione non è quasi mai la stessa quando ci arriva da un libro, da un film o da una canzone... questo perché cambia il modo con cui al percepiamo. Mi piace pensare quindi che questo modo di comunicare che sto usando sia anche esso in grado di trasmettere qualcosa di particolare e unico... Credo di aver iniziato a vaneggiare! Meglio smettere, mi auguro comunque che il risultato finale vi piaccia! Buona lettura! ;)

    Episodio 4: Il mistero dei volantini (parte 1)

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    [Inizio delle lezioni]
    Nicholas Black e Susanna Smith dispersi nei boschi all’ultimo raduno del club di atletica. Sarà sbocciato l’amore? [ecc..]

    - Susanna: “Ragazze questa situazione sta diventando assurda, possibile che non si riesca a capire chi è l’autore di questi cosi?!”
    - Katia: “E’ strano, molto strano. Sono così esatti… è tutto molto sospetto..”
    - Angela: “Che vuoi dire?”
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    - Katia: “Le informazioni sono troppo esatte per provenire da una persona qualsiasi che si è trovata per caso nel posto giusto al momento giusto.. deve essere qualcuno che sta a stretto contatto con le persone al centro di questi pettegolezzi”
    - Susanna: “Ehi non vorrai insinuare che il colpevole si trova nella nostra stessa classe vero?”
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    - Katia: “Una cosa simile.. deve essere qualcuno che vediamo ogni giorno e che ha una buona scusa per starci abbastanza vicino da sentire i nostri discorsi”

    Quei volantini stanno circolando ormai da tre giorni e stanno facendo il giro della scuola. Non è possibile, come è potuta trapelare anche questa notizia?…
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    Dopo gli ultimi eventi sentivo di essermi avvicinata un po’ di più a Nicholas Black. Eravamo riusciti a scambiare due parole senza litigare come al solito, ne ero così felice e lui mi era sembrato un po’ più tranquillo [o forse rassegnato] alla nostra convivenza. Con questi nuovi volantini in circolazione, invece, il suo umore è peggiorato di nuovo e come se non bastasse ha ripreso a non rivolgermi la parola a scuola. Come è possibile? Se riuscissi a trovare il colpevole magari Nicholas riuscirebbe a calmarsi e a vedermi in maniera diversa… Non riesco più a fare finta di niente, devo assolutamente scoprire chi c’è dietro tutto questo.

    - Susanna: “Basta sono stufa, voglio scoprire l’identità di questo tizio. Voi siete con me?”
    - In coro: “Conta pure su di noi!”
    - Katia: “Saremo investigatrici private! Io voglio un mantello e una lente di ingrandimento…”
    - Angela: “Ma come possiamo fare? Non ci sono indizi che possano aiutarci a scoprire chi sia..”
    - Susanna: “In effetti non lo so, ci devo riflettere…”
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  • Opzioni
    [Quel pomeriggio, a casa]

    - Susanna: “Mammina tu hai idea di come poter scoprire l’identità di quest’uomo misterioso?”
    - M: “Oh, bè, immagino innanzitutto che sia ancora presto per capire se si tratta di un uomo o una donna no?”
    - S: “Direi che hai ragione.. ma come possiamo fare secondo te?”
    - M: “ Wilson Poltrole, l’investigatore privato e personaggio del mio ultimo libro, probabilmente direbbe: i migliori indizi sono quelli che hai sotto il tuo naso! Non hai bisogno di altro”
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    - S: “Mhh… non so se ho capito bene..”
    - M: “Oooh! Guarda che meraviglioso stormo di pappagalli di fuori! Devo assolutamente fare una fotografia!” [Si allontana saltellando]
    - S: “Ma che? Mammina è così criptica a volte..” [faccia molto perplessa]

    - Nicholas: “Credo che volesse dire di mettere insieme tutto quello che sai”
    - Susanna: “Eh? Black! Non sapevo fossi qui.. cosa hai detto?”
    - Nicholas: *sbuffa* Stai cercando di capire chi c’è dietro la storia dei volantini no? Allora dovresti mettere insieme tutti quelli sbucati fuori negli ultimi due mesi e partire da quello”.
    - Susanna: “Non è male come idea.. stai indagando pure tu su questa storia?”
    - N: “ No, non ho voglia di perdere tempo con queste scemenze”
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    - Susanna: “Se non ti interessa allora perché da giorni non fai altro che lo scontroso, come se fosse colpa mia tutta questa storia?!”
    - N: “ Non ho detto che non mi interessa, vorrei prenderlo a pugni quel demente che mette in continuazione in circolo queste cose, però non ho voglia di immischiarmi ulteriormente.”
    - Susanna: “Quindi decidi di fare finta di niente?”
    - N: “I pettegolezzi non durano una settimana che già quella dopo ce ne sono altri nuovi a sostituirli, perdere tempo ed energie per queste cose è inutile. E comunque, se non ti fossi cacciata dei guai l'altro fine settimana, quest’ultima fuga di notizie si sarebbe evitata”
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    - Susanna: “Ma che assurdo…”
    - N: “Divertiti a investigare” [se ne va]
  • Opzioni
    Mettere insieme tutto quello che so.. ma cosa so?
    Quali sono stati i soggetti colpiti dai volantini in questi ultimi due mesi?
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    Vediamo: Io e Nicholas ovviamente, prima con le notizie sulla casa, quella delle ripetizioni e poi quest’ultima del campeggio.... Poi c’è stata la notizia su quel Kevin Omara della 2°B che si è scoperto avere con se una rivista erotica a scuola… ancora prima Giulia Porto, della 2° A che aveva avuto una relazione segreta con quel Jack della 3B quando era già fidanzata con un mio compagno di classe… e ancora prima Luke Norton che a quanto pare ha continuato a bagnare il letto fino all’età di 10 anni.

    [Trascrive tutto su un foglio]
    Che cosa hanno in comunque queste informazioni? Siamo quasi tutti in classi diverse e di età diverse… cosa potremmo avere in comune? Se il colpevole è davvero uno di noi, come dice Noemi, una persona di cui ci fidiamo..
    Dovrebbe essere qualcuno che stia a contatto con queste persone che però non frequenta la stessa classe... uffa non saprei proprio…
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    […il tempo passa…]
    - Nicholas: “I club scolastici” [Passando di lì ha dato un’occhiata al foglietto che Susanna stava scrivendo]
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    - Susanna: “Mh?” [un po’ intontita… si era addormentata]
    - Nicholas: “Qualcosa che abbiamo in comune anche se siamo di età differenti: i club scolastici”
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    - Susanna: “Ma certo! Hai ragione, è possibile che facciano parte dello stesso club! Ehi, non avevi detto che preferivi tenerti fuori da questa storia?”

    Eh? E’ sparito.. quanto mi fa innervosire quando fa così! Però ha ragione.. a quali club appartengono?
  • Opzioni
    [Il giorno dopo, a scuola]
    - Angela: “Dalla lista dei club affissa in entrata sembra che solo Kevin Omara e Luke Norton condividano lo stesso club audiovisivo… per il resto, niente di strano.
    - Susanna: “Accidenti, abbiamo fatto un buco nell’acqua… ed io che ero così sicura..”
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    - Angela: “Non credo che ci sia altro da fare.. mi dispiace”
    - Susanna: “Penso che tu abbia ragione… aiutami a strappare gli stupidi volantini rimasti per la scuola per favore”
    - Katia: “Bene, così poi gli diamo fuoco. Ehi, ma che fine ha fatto Noemi?”
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    - Angela: “Sembra che anche oggi non sia venuta a scuola, forse non si sente bene. Comunque io vado a buttare quei volantini vicino l’aula di scienze”

    E’ successo in una frazione di secondo: mentre Angela sta strappando i volantini noto un disegno dietro ad uno di questi e così mi avvento su di lei per impedirle di distruggerlo. Ne avevo strappati e buttati molti prima di quello, ma questo è il primo foglio che non contiene il retro completamente bianco.
    - Angela: “Che c’è Susi sei impazzita?!”
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    - Susanna: “Aspetta c’è qualcosa qua dietro.. Sembra un manifesto per qualche evento.. c’è scritto “aci a comprare un… nuovo materiale..” …. “Aiutaci a comprare il nuovo materiale”. Sembra un volantino che promuovere un evento di raccolta fondi! Se ne organizzano molti a scuola. Capite che significa? La persona che ha stampato questi manifesti potrebbe essere la stessa che stiamo cercando!”
    - Katia: “Dalla data scritta sull'evento sembra che oggi sia l’ultimo giorno della raccolta. Andiamo dopo la scuola a vedere di che si tratta?”
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